STUDIO OCULISTICO
Dottor Luca Lanzafame
Dottor Luca Lanzafame
Rappresenta una delle principali emergenze oculistiche, presentandosi con un dolore tanto forte da poter causare crisi di vomito ed ipovisus monolaterale.
E' causato dall'improvvisa chiusura della struttura di "scarico" dell'umore acqueo: l'angolo sclero-corneale. Quando ciò si verifica il fluido intraoculare fisiologicamente prodotto dai corpi ciliari non trova più una via di scarico e si accumula innalzando repentinamente la pressione endooculare a livelli molto alti.
L'insulto ischemico e la severa infiammazione causata dal glaucoma acuto da chiusura d'angolo può portare ad una compromissione della vista anche molto grave a lungo termine.
E' necessario un pronto intervento oculistico con somministrazione di farmaci ipotonizzanti ed antiinfiammatori ed un urgente trattamento per ripristinare il passaggio di umore acqueo nelle vie di deflusso (Iridotomia yag-laser od intervento di cataratta).
Patologia causata dallo scivolamento all'indietro della porzione (lamella) anteriore della palpebra.
Le ciglia, che entrano in contatto con la superficie oculare si comportano come un corpo estraneo e abradono minuto dopo minuto la cornea. Questo comporta un serio rischio di ulcera e di infezione per l'occhio coinvolto.
La correzione può essere effettuata con "soluzioni tampone" temporanee od a lungo termine con intervento chirurgico.
Le cicatrici chirurgiche vengono "nascoste" all'interno delle rughe del volto e risultano quasi sempre del tutto mascherate, come nel caso in esempio.
Pre intervento
12 ore dopo
7 giorni dopo
28 giorni dopo, alla rimozione di tutte le suture
Può essere causata da: distrofie endoteliali, traumi oculari ed interventi chirurgici complicati.
L'insufficiente pompaggio delle molecole d'acqua da parte dell'endotelio corneale porta alla formazione di edema corneale e di "bolle" epiteliali che appaiono come piccole vescicole.
L'edema altera la trasparenza corneale riducendo l'acuità visiva (da pochi decimi fino alla sola percezione luminosa)
E' una condizione particolarmente dolorosa, a rischio per sovrainfezione batterica e necessita di un trattamento medico immediato.
Nei casi inveterati è possibile valutare la terapia chirurgica con intervento di cheratoplastica.
Nel caso di fianco l'eziologia è post-traumatica.
Si tratta di un processo degenerativo, parafisiologico, della retina periferica.
Coinvolge circa il 4% della popolazione sopra i 40 anni.
All'oftalmoscopia appare come una lesione bollosa, liscia, spesso con microcisti ai suoi margini.
All'OCT si evidenziano microcavità a contenuto fluido fra glli strati della neuroretina, che confluiscono e "slaminano" la retina in due foglietti, interno ed esterno.
Si tratta di una condizione asintomatica per il paziente, che non si accorge pressochè mai dello scotoma assoluto che ne deriva.
Tende, con il tempo, ad espandersi verso il polo posteriore e nel suo contesto possono formarsi piccoli fori.
Solo raramente, per fortuna, si forma un tramite di collegamento fra la cavità vitreale e lo spazio sottoretinico causando un distacco di retina.
In questi casi è indicato il trattamento con laser barrage retinico.
Nel caso di fianco una schisi che si è complicata con distacco di retina.
La Cheratotomia Radiale
Tecnica chirurgica ormai da più di due decenni per fortuna del tutto abbandonata. Il principio di funzionamento era quello di "sfiancare" una cornea indebolendola con delle incisioni per l'appunto radiali che risparmiavano solamente pochi mm centrali.
Gli esiti devastanti di questa chirurgia complicano la gestione medica e chirurgica di questi pazienti, rendendo impossibile misurare il tono oculare in maniera affidabile ed imprevedibile il risultato della scelta della lente per un successivo intervento di cataratta!
Le incisioni risultano meglio visualizzabili alla luce blu cobalto della lampada a fessura.
Le associazioni antibiotico-cortisoniche sono tra i colliri più prescritti ogni giorno, ma il loro utilizzo non è scevro da rischi!
Solo una visita oculistica con esame alla lampada a fessura con colorazione alla fluoresceina è in grado di distinguere una cheratite erpetica da una banale congiuntivite!
In questo caso di pochi giorni fa la paziente, a seguito di un non troppo competente consiglio ha assunto una combinazione di tobramicina/desametasone, aprendo la strada a questi floridi dendriti erpetici!
Pagina in lavorazione
Grazie all'ing. Alice Murabito per lo splendido regalo!
Tanti auguri di buon natale a tutti da Ortigia!